SINTESIIn un saggio di circa settanta pagine Renato Pagotto mette a confronto il pensiero di EDITH STEIN e di LUIGI STEFANINI. Nati entrambi nel 1891, pur mai entrando in relazione tra loro, è significativo che si siano trovati in sorprendente convergenza di vedute, e persino di espressioni quasi alla lettera, sul tema della centralità della persona. Su vari piani. Due originali e coerenti filosofie dell’impegno che affrontano “una triplice sfida epocale: ridimensionare la scienza di tipo positivistico, recuperare la psicologia alla responsabilità della coscienza, in particolare la psicoanalisi, ingabbiata nella dogmatizzazione dell’inconscio, e impostare la filosofia sulla logica del vissuto nell’esperienza personale, compromessa, in modo antitetico, da esistenzialismo ed idealismo”.Nel saggio vengono presi in dettagliata analisi i vari ambiti attinenti al senso e all’ontologia della persona, con ampio corredo di note e citazioni. Il saggio è consultabile nella pubblicazione della Fondazione ATTI DEL CONVEGNO su EDITH STEIN e LUIGI STEFANINI, Prometheus 2004, pp. 27-100.
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