Verso la dichiarazione dell’eccezionale interesse storico della BIBLIOTECA e Archivio

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La Fondazione Luigi Stefanini di Treviso,

intende valorizzare l’opera del  Prof. Luigi Stefanini, che  è stato un esponente di grande valore della Filosofia italiana della prima metà del 900.  La sua opera va dagli anni 10 fino ai primi anni 50: fu interrotta dalla morte prematura mentre era ancora in cattedra all’Università di Padova. Personalista, filosofo e pedagogista cristiano, ha dato un grande contributo agli studi personalistici, dell’estetica, dell’esistenzialismo, della pedagogia, della storia della filosofia. I suoi contributi variano su moltissimi ambiti.

Molte amministrazioni hanno a lui dedicato scuole, come ad esempio a Treviso, Padova Mestre, vie, e a Treviso anche una targa ricordo su quella che fu la sua casa natale, dove visse fino agli anni 20 del 900, in via Riccati al civico 17-19.

Nei primi anni 90 un gruppo di studiosi trevigiani legati ad alcune università italiane hanno dato quindi inizio formale alla Fondazione Luigi Stefanini.

La Fondazione ha sede presso il Seminario Vescovile di Treviso, piazzetta Benedetto XI, n. 1, 31100 Treviso;  si è costituita il 21 giugno 1996 con Atto Costitutivo e Statuto n. 62107 di rep., n. 10611 di racc., presso lo studio del Notaio Giovanni Battista Dall’Armi di Treviso, atto registrato il 2/7/1996. Il codice fiscale della Fondazione è 94050520264.

La Fondazione non ha potuto portare a termine la costituzione formale come Fondazione giuridicamente riconosciuta.

La Presidente della Fondazione pro tempore  è la prof.ssa Lucia Stefanutti  a far data dal 23/2/2019.

Il Segretario della Fondazione è iol dottor Paolo Donà

La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione di cui fanno parre il Prof. Gregorio Piaia, il prof. Stefano Didonè e il prof. Avv, Andrea Favaro.

Nel 1996, a quarant’anni dalla morte di Stefanini a seguito contatti intercorsi tra i due figli Paolo e Lucia  e il gruppo di studiosi trevigiani si convenne di fare un lascito del fondo archivistico e bibliotecario.

La diocesi di Treviso espresse la disponibilità ad accogliere la Biblioteca  del prof. Stefanini, presso la Biblioteca del Seminario, strutturando una sezione separata e autonoma.

Gli obiettivi della Fondazione stabiliti con l’Atto Costitutivo e Statuto sono quelli di onorare la memoria e il pensiero dello Stefanini e rendere accessibili agli studiosi le opere dello stesso.

Dal 1996 ad oggi la Fondazione ha provveduto a promuovere numerosi studi e pubblicazioni.

Sommaria descrizione del patrimonio Bbliotecario:

Il patrimonio bibliografico complessivo è composto da circa 3000 volumi che si possono dividere in tre settori.

  1. Opere di Luigi Stefanini. La Fondazione è l’unica biblioteca in Italia che possiede tutte le opere del filosofo, la cui produzione inizia nei primi anni del 900. Le sue opere inoltre sono quasi tutte ormai fuori commercio ed alcune letteralmente introvabili per chi voglia affrontare lo studio di questo autore. Molte opere presentano note autografe ai margini.
  2. Opere su Luigi Stefanini. Anche in questo settore la biblioteca possiede quasi tutti i più importanti contributi della letteratura critica su Stefanini.
  3. Opere possedute da Stefanini. Circa 2000 volumi, con edizioni rare (una cinquecentina di Aristotele, opere del Settecento, molte dell’Ottocento, moltissime del secolo scorso. Anche in questo settore molte le rarità bibliografiche e le opere di pregio).

 

  1. a) Opere di Stefanini

Sulle opere di Stefanini è stata pubblicata dalla Fondazione, una tesi di laurea dell’Università di Firenze, laureata Laura Corrieri, relatore prof. Paolo Rossi, dal titolo “Luigi Stefanini Un pensiero attuale”, ed. Prometheus 2002. Si riprende l’introduzione alla bibliografia della Corrieri:

“La Fondazione ha ritenuto opportuno, in occasione della pubblica­zione, apportare alcune integrazioni alla bibliografia generale delle opere del filosofo curata un decennio prima da E. Boldon Zanetti, R. Quinto e N. Tesser – e prima di loro da L. Caimi nel 1985, da G. Santinello nel 1960 e da A.M. Checchini nel 1956 – apparsa in appendice al volume Dialettica dell’im­magine. Studi sull’ imaginismo di Luigi Stefanini, edito a cura dell’Associazione Filosofica Trevigiana.

Viene conservato lo stesso criterio allora adottato della se­quenza cronologica delle opere. Gli articoli apparsi in più pe­riodici, ai fini di una più agile reperibilità, sono segnalati con riferimento alla formulazione originaria, nonché tra parentesi, le eventuali ripubblicazioni. Dei manuali ad uso delle scuole superiori vengono indicate anche le edizioni successive alla prima, qualora queste ultime contengano modifiche. Tutti i te­sti ad uso scolastico e le dispense universitarie sono contras­segnati da un (*) posto dopo le [ ] contenenti le sigle temati­che che indicano gli argomenti trattati nel saggio; queste sigle vengono sciolte nell’indice tematico della bibliografia.”

La numerazione delle opere va da 1 a 360 della Corrieri, catalogo biblioteca da 101.1 a 101.256.

La numerazione sommaria del numero delle pagine è di circa 20000.

 

  1. b) Scritti su Luigi Stefanini

191 Opere, catalogo da 2136 a 2324

 

  1. c) Acquisizioni (da integrare)
  2. 13, da 2328 a 2340

A questo si aggiunge l’importantissimo patrimonio archivistico costituito da:

  1. Lettere di Stefanini.
  2. Lettere di corrispondenti di Stefanini dagli anni 10 del secolo scorso sino alla morte del filosofo (1956) con tutti i più importanti esponenti del mondo della filosofia e della storia della filosofia italiani ed europei.
  3. Documenti di vario genere che riguardano in larga misura i suoi rapporti con il mondo accademico del quale fece parte dagli anni Venti alla sua morte.
  4. L’archivio è suddivido in alcune sezioni, che dettaglieremo con successivi articoli

 

Tutto ciò premesso, la Fondazione desidera informare che ha ritenuto di procedere ad una serie di azioni:

  1. Innanzitutto, per quanto riguarda l’Archivio, procedere a una classificazione analitica dei documenti presenti, e alla digitalizzazione dei principali elementi degli stessi utili a strutturare  e impostare ricerche per temi, autori, periodi storici della vita del nostro. Il lavoro ha già toccato tutta la parte dell’Archivio di tipo professionale. In una fase successiva verrà classificata la grande parte dell’archivio di tipo Familiare, e materiali residuali.
  2. La seconda azione della Fondazione ha riguardato la richiesta, presentata il 13 maggio 2024, alla Sovrintendenza archivistica e bibliografica per il Veneto e il Trentino Alto Adige, del Ministero della cultura.

LA SOVRINTENDENZA ARCHIVISTICA E LIBRARIA DI VENEZIA IL 6 NOVEMBRE 2024 HA EFFETTUATO UN SOPRALLUOGO ALLA SEDE DELLA NOSTRA BIBLIOTECA E ARCHIVIO, E A SEGUITO DI QUESTO, L’11 MARZO 2025 HA COMUNICATO L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER LA DICHIARAZIONE DI INTERESSE STORICO PARTICOLARMENTE RILEVANTE DELL’ARCHIVIO E DI ECCEZIONALE INTERESSE CULTURALE DELLA RACCOLTA LIBRARIA ai sensi d. l.vo n. 42/2004 e legge 241/1990.

 

 

 

 

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